Molto spesso quando si devono fare dei lavori in casa ci si documenta, in particolare sul web, sia per scegliere i materiali e gli articoli che ci piacciono, sia per conoscerne il costo.
Ormai è comune incontrare clienti che stabiliscono, fin dall’inizio, di provvedere loro all’acquisto diretto delle forniture come pavimenti, rivestimenti, sanitari, arredo bagno, caldaia, radiatori, etc. per risparmiare.
Ma si risparmia davvero?
Aliquota IVA
L’acquisto dei cosiddetti “beni finiti” ossia di quelli che conservano la loro individualità come porte, sanitari, caldaie e similari (trovate un elenco completo qui) godono dell’IVA ridotta al 10% sia se ad acquistarli è il privato che l’impresa.
Le materie prime invece (tra cui rientrano anche i pavimenti) godono dell’IVA ridotta solo se acquistate dall’impresa che, come stabilito sul contratto d’appalto, dovrà posarle per dare un lavoro a regola d’arte. Ossia l’IVA è ridotta se l’oggetto sul contratto non è la fornitura bensì il servizio, il risultato finale.
Pavimenti e rivestimenti
Queste finiture vengono ovviamente scelte sempre dal cliente perché l’offerta è vastissima e la scelta strettamente legata al gusto personale.
Per questi materiali l’impresa a volte suggerisce al cliente dei punti vendita dove magari gode di una scontistica particolare ma più spesso si mette a sua disposizione per acquistarli direttamente e fornirli in cantiere al momento opportuno. Infatti come ho scritto sopra se è il privato a comprarli pagherà l’IVA ordinaria.
Altre forniture
Gli articoli che molto spesso il cliente stabilisce di fornire direttamente sono i sanitari, i radiatori a volte la caldaia, le porte interne.
Bisogna essere molto chiari fin dall’inizio se si intende intraprendere questa scelta in quanto l’impresa si vede ridurre il proprio guadagno dal momento che avrebbe applicato un ricarico sulle forniture. E’ questione di correttezza.
Trasporto
Se acquistiamo direttamente dovremmo, in teoria, fornire gli articoli all’impresa in cantiere, completi di tutti gli accessori necessari al montaggio.
Spesso ciò non è possibile e lo si chiede all’impresa stessa: è ovvio che il tempo e le spese di trasporto dovranno essere riconosciute e, non sottovalutiamolo, andranno a finire negli “extra” in quanto impossibili da computare preventivamente, quindi si aggiungeranno al nostro budget iniziale.
Montaggio e garanzie
Anche il montaggio può nascondere degli inconvenienti perché magari il prodotto da noi fornito è del tutto nuovo per il montatore e il tempo che impiegherà per installarlo sarà superiore al previsto: anche questo andrà riconosciuto perché dipende da una nostra scelta e finirà negli extra.
E se l’impresa rompe durante il montaggio, ad esempio, il piatto doccia che abbiamo comprato noi? E’ probabile che nasca una discussione sulla sua responsabilità in relazione alla qualità del nostro prodotto.
Per non parlare poi della fornitura di parti di impianti che devono essere certificati dall’installatore: molti tecnici non lo accettano proprio.
Mi è capitato di lavorare in cantieri dove il cliente ha fornito tutto quanto poteva: sinceramente non sono stati cantieri facili perché l’impresa si è sentita sminuita della propria professionalità.
Il mio consiglio è di instaurare sempre un rapporto di fiducia e di collaborazione sia con l’impresa che con i singoli artigiani che entreranno in casa nostra: sono tutti, in misura minore o maggiore, degli esperti nel loro settore e vanno ascoltati.
Se abbiamo l’esigenza di risparmiare facciamolo presente e chiediamo preventivi che prevedano forniture “entry level” ma dal mio punto di vista è consigliabile affidare all’impresa l’approvvigionamento di tutti gli apparecchi ed impianti per la cui corretta scelta è necessaria una competenza tecnica.
A presto!
Anna