Quando si intraprendono opere di manutenzione straordinaria come il rifacimento completo del bagno è necessario nominare il coordinatore per la sicurezza? Spesso questa domanda non ce la si pone neanche, invece è davvero importante non sottovalutare l’argomento e fare chiarezza.
Chi è il Coordinatore per la sicurezza?
E’ quel professionista specializzato in materia di sicurezza a cui affidare la redazione di tutta la documentazione ed il rispetto di tutti gli obblighi previsti dalla normativa vigente.
Egli è responsabile della sicurezza in cantiere dove farà sopralluoghi, controllerà le attrezzature e in generale verificherà che i lavori vengano svolti riducendo al minimo il rischio di incidenti o infortuni.
Per il committente questo significa avere meno responsabilità ma anche dover affrontare il costo di un ulteriore professionista.
Come si svolgono i lavori nelle piccole ristrutturazioni?
Quasi sempre il committente affida i lavori ad una piccola impresa edile che si avvale di una serie di artigiani per le lavorazioni non prettamente di muratura (elettricista, idraulico, piastrellista, etc.).
Spesso anche i ponteggi o il castello di tiro, se presenti, vengono sub-appaltati e quindi nel corso delle settimane le figure che si alternano in cantiere hanno natura giuridica varia e rispondono tutte all’impresa principale, quella affidataria.
Quante imprese lavorano?
A prescindere dall’importo e dalla durata delle opere, se in cantiere lavora più di un’impresa è obbligatorio nominare il coordinatore.
Quindi, ad esempio, se l’impresa affidataria ha due dipendenti e anche il ponteggio è montato da un’impresa con dipendenti siamo già a due, anche se una lavora fuori dal cantiere senza interferenza alcuna con i lavori.
In questo caso, molto diffuso, se si vuole essere in regola con la legge, è obbligatorio nominare il coordinatore, anche se i lavori dureranno solo un paio di settimane.
I lavoratori autonomi
La legge non equipara i lavoratori autonomi alle imprese quindi se abbiamo un’impresa e tutti gli altri artigiani sono lavoratori autonomi (senza dipendenti!) non si deve nominare il coordinatore.
In questo caso sarà il committente il responsabile della sicurezza (assieme all’impresa affidataria e agli artigiani che risponderanno delle loro attrezzature e azioni), risparmierà una parcella ma avrà una bella responsabilità aggiuntiva.
Cosa succede di solito
Nei piccoli lavori in genere la sicurezza non viene fatta, spesso perché il progettista non informa correttamente il committente oppure perché questi vuole o deve risparmiare.
Effettivamente nei lavori di piccola entità si potrebbe arrivare a spendere di più per le parcelle che per i lavori e concordo che questo sia eccessivo.
Tuttavia basta un controllo dei vigili o dell’Asl, quasi sempre richiesto dai vicini di casa perché ormai nessuno è disposto a sopportare i disagi che un cantiere inevitabilmente porta con sé, per vanificare il risparmio.
A quali sanzioni si va incontro
Le sanzioni riguardano il committente che deve regolarizzare la situazione nominando il coordinatore; questi a tempo record dovrà predisporre tutta la documentazione di legge per esibirla ai pubblici ufficiali entro la scadenza stabilita sul verbale di ispezione.
Quindi per prima cosa il committente si troverà a dover comunque pagare il coordinatore.
In seguito il committente dovrà presentarsi presso gli uffici preposti dove la procedura verrà formalizzata e gli verrà comminata una sanzione la cui entità supera quasi certamente la parcella inizialmente risparmiata.
A conti fatti, in questa malaugurata ipotesi, si spende almeno il doppio, si vivono giornate stressanti e si impiega del tempo a digerire tutta la faccenda.
Il mio consiglio ovviamente è quello di rispettare le regole.
La parcella del coordinatore si può detrarre fiscalmente assieme agli altri costi per la manutenzione straordinaria e voi avrete la tranquillità che qualcuno in cantiere vigila affinché i lavori vengano svolti in sicurezza.
E che i vicini vi mandino pure i vigili…..
A presto!
Anna